lunedì 23 giugno 2008

STRANGE WHAT LOVE DOES

E’ la donna di un altro ma la senti tua. È così bella che seduta accanto a te non riesci a trattenere l’impulso di toccarla stando fermo. Ti prudono le mani. Devi sfregarti il volto, cercare di distogliere lo sguardo. E ti contorci sulla sedia. Ma continui a cercarla con gli occhi. Ed è spontaneo sognare ad occhi aperti. Ora si gira verso me e con un’occhiata mi dice che sono l’oggetto del suo desiderio. Ma è tutto un mondo lontano che orbita impazzito dentro di te. È tutta una poesia fine a se stessa. Un inutile dolore infame, un mostro della mente. Speri che il suo uomo sparisca ed è orribile constatare che è un tuo amico, che non gli augureresti mai alcun dispiacere se fossi lucido. Ma è strano ciò che fa l’amore. Se è amore. Di certo è un precipizio che hai nel cuore e nel cuore la musica che riempie gli spazi è il suo nome che pare celare misteri, emanare sensi ariosi di bellezza.
Hai il suo viso dietro agli occhi. Eppur lo vedi di continuo. E non c’è altro al mondo di bello.
È così strano ciò che fa l’amore.

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