Averti nel sogno non è l’estasi
del mattino solare, improvviso
tra il grigio dei giorni di un giugno insolito;
non è la gioia sulla pelle né l’enfasi
della certezza di un prezioso appiglio.
È l’effetto d’un veleno che lenisce
Il tedio, o bruno gioiello, che poi svanisce
E del risveglio
Ne fa un misero fardello d’ogni giorno.
Ma a sfrecciar nella mente perde l’immagine
I fragili germogli e come al vento un glicine
Lascia cader nel cuore quieti fiori
Di sospiri, di desideri che non mi togli.
del mattino solare, improvviso
tra il grigio dei giorni di un giugno insolito;
non è la gioia sulla pelle né l’enfasi
della certezza di un prezioso appiglio.
È l’effetto d’un veleno che lenisce
Il tedio, o bruno gioiello, che poi svanisce
E del risveglio
Ne fa un misero fardello d’ogni giorno.
Ma a sfrecciar nella mente perde l’immagine
I fragili germogli e come al vento un glicine
Lascia cader nel cuore quieti fiori
Di sospiri, di desideri che non mi togli.
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